venerdì 29 giugno 2018

Tessuto adiposo

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Il tessuto adiposo è formato da cellule, chiamate adipociti, che hanno la funzione di accumulare i grassi all'interno di grossi vacuoli citoplasmatici. 

Esisitono due (ma oggi si parla di 3) tipi di tessuto adiposo.



  • Il tessuto adiposo bianco (o uniloculare). Gli adipociti che formano il tessuto adiposo bianco presentano all’interno del citoplasma un’unica grande goccia di materiale lipidico (da qui il termine tessuto adiposo uniloculare) che sposta il nucleo, appiattendolo, in posizione eccentrica. Non essendo circondata da membrana, la goccia lipidica di fatto rappresenta un’inclusione cellulare. Oltre alla funzione di riserva energetica il tessuto adiposo bianco presenta funzione di isolamento termico, di riempitivo e di protezione di alcune strutture anatomiche, come nelle cavità orbitarie e nelle logge renali.

Tessuti connettivi altamente specializzati

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Si definisce tessuto connettivo altamente specializzato un tipo di tessuto che per le sue peculiari
funzioni assume caratteristiche istologiche tali da distinguerlo chiaramente dagli altri tessuti connettivi.

I tessuti connettivi altamente specializzati sono:



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giovedì 28 giugno 2018

Tessuto Connettivo

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Con il termine “tessuto connettivo” si definisce un tipo di tessuto che fornisce supporto strutturale e metabolico agli altri tessuti.
Tutte le tipologie di tessuto connettivo derivano dal mesenchima. Le cellule mesenchimali, di origine mesodermica, sono di forma irregolare, generalmente allungate e presentano una sostanza intercellulare amorfa e priva di fibre. Tali cellule sono pluripotenti ed hanno cioè la capacità di differenziarsi in ciascuno dei diversi tipi di cellule connettivali (fibroblasti, condroblasti, osteoblasti, mastociti, adipociti, globuli bianchi e macrofagi), oltre che in fibrocellule muscolari.
Il tessuto connettivo è formato da cellule e da abbondante matrice extracellulare interposta tra di loro che determina le caratteristiche dei diversi tipi di tessuto connettivo. La natura di questa matrice extracellulare è può variare da una componente completamente fluida (sangue e linfa) in cui possono essere trasportati diversi tipi di cellule connettivali (eritrociti, leucociti, ecc.), ad una componente solida ma allo stesso tempo lassa che permette il passaggio di vasi sanguigni e sostanze, fino ad una matrice extracellulare calcificata (tessuto osseo) che permette di creare strutture molto resistenti. 

martedì 26 giugno 2018

Tessuto Epiteliale

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Tessuto epiteliale

Il tessuto epiteliale è formato da cellule strettamente unite tra loro in modo da creare una barriera con l’ambiente esterno. Oltre a proteggere tutto ciò che ricoprono gli epiteli svolgono anche funzione di assorbimento, secrezione, trasporto, scambio di gas, scivolamento (di due superfici) e sensoriale. Questo comporta un cambiamento della morfologia del tessuto a seconda della diversa funzione.
Alla base di tutti gli epiteli è presente una lamina basale che separa l’epitelio dal tessuto connettivo sottostante. Al di sotto della lamina basale è presente una lamina reticolare di natura connettivale composta da collagene di tipo III.



Epiteli di rivestimento


Un epitelio si può presentare come un unico strato di cellule che poggiano su di una lamina basale sottostante: in questo caso si parla di tessuto epiteliale monostratificato o semplice. Oppure l’epitelio si può presentare composto da due o più strati di cellule, il più profondo dei quali poggia sulla lamina basale ed in questo caso si parla di tessuto epiteliale pluristratificato o composto.


Le cellule che compongono il tessuto epiteliale hanno la caratteristica di essere polarizzate, cioè la superficie delle diverse facce della cellula svolge funzioni differenti. In particolare, le cellule epiteliali presentano un dominio apicale ed uno baso-laterale.
Il dominio apicale è il dominio che determina le caratteristiche dell’epitelio e può presentare specializzazioni utili a creare un flusso sulla superficie dell’epitelio stesso (ciglia) oppure ad aumentare la superficie della cellula (microvilli e stereociglia).

Sono epiteli monostratificati i seguenti epiteli:

domenica 24 giugno 2018

Cellula Eucariotica

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Prima di parlare della cellula eucariotica è giusto fare un breve accenno sulle cellule procariote.

PROCARIOTI

Innanzitutto, come accennato nel precedente post, la cellula procariotica differisce fondamentalmente dalla cellula eucariotica per l'assenza di membrana nucleare e di organuli, eccezion fatta per i ribosomi.
Esistono due tipi di procarioti anche se tra questi due domini non ci sono tuttavia differenze strutturali sostanziali.
  • Eubacteria: organismi procarioti più diffusi sul pianeta e comprendono la maggior parte dei batteri.
  • Archaea: vivono spesso in situazioni di temperatura e pH molto inospitali
Le principali strutture che caratterizzano le cellule procariote sono tre.

venerdì 22 giugno 2018

Livelli di organizzazione della materia vivente

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In questa breve introduzione vedremo un po’ cosa sta alla base della vita ed a fine articolo vedremo cosa viene definito “vita”, cosa non lo sia e cosa invece non si sa cosa sia realmente!

 Il primo livello di organizzazione della materia vivente è sicuramente l'atomo. Tutta la materia che ci circonda (sia vivente che non vivente) è infatti formata da atomi. Quando parliamo di queste minuscole unità della materia dobbiamo immaginarle come il sistema solare, con il Sole “al centro” ed intorno i pianeti che ruotano. Questo perché un atomo, che è la più piccola parte di un elemento chimico, è costituito da:
un nucleo centrale composto da protoni (carica positiva) e neutroni (neutri)
uno o più orbitali attorno al nucleo in cui si muovono gli elettroni (carica negativa).

giovedì 21 giugno 2018

Principali strumenti di indagine morfologica

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Il microscopio è uno strumento che consente di ingrandire gli oggetti e di vedere oltre le capacità dell'occhio umano. Il microscopio può essere di tipo ottico, basato sull'osservazione tramite luce visibile, oppure elettronico, basato sull'osservazione tramite fasci di elettroni. Esistono però molti altri tipi di microscopi che sfruttano diversi principi. I primi strumenti efficaci, nell'ambito dei microscopi di tipo ottico, vennero costruiti intorno alla fine del XVI secolo anche se l'origine esatta non è del tutto nota. Galileo definiva lo strumento un "occhialino per vedere le cose minime". Tra i primi scienziati ad utilizzare questo strumento fu Robert Hooke, noto per aver attribuito il nome alle ormai famosissime "Cellule".

DIFFERENZA TRA POTERE DI RISOLUZIONE ED INGRANDIMENTO

mercoledì 20 giugno 2018

Tecniche per lo studio dei campioni biologici

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Le tecniche istologiche rappresentano l'insieme delle procedure che permettono la preparazione di un tessuto biologico per l'esame al microscopio. Da questo comprendiamo come lo strumento essenziale per lo studio dell'istologia sia il microscopio poiché permette l'osservazione diretta dei tessuti che si vogliono esaminare. Affinché tale osservazione sia possibile, tuttavia, questi devono essere lavorati attentamente. Devono, per esempio, essere tagliati in sezioni molto sottili in modo da poter essere osservati in controluce, colorati sfruttando le caratteristiche chimiche delle cellule presenti all'interno in modo da poterle più facilmente riconoscere ma soprattutto devono essere trattati in modo da prevenire la loro decomposizione e permettere la conservazione per analisi successive. Un tessuto che sia stato in questo modo trattato prende il nome di preparato istologico.
Esistono due differenti tipologie di tali preparati:

Composizione chimica del Protoplasma

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Generalità

In citologia con il termine protoplasma si indica l'insieme delle sostanze contenute all'interno della cellula, circondate dalla membrana cellulare. Negli eucarioti il protoplasma può essere suddiviso in due zone:
quella esterna al nucleo che è detta citoplasma
quella interna al nucleo che si chiama nucleoplasma

martedì 19 giugno 2018

Benvenuti!

Benvenuti a tutti!

ScienBlog è un blog gratuito in cui vengono umilmente condivise semplici informazioni relative alla Medicina ed alle scienze di base. È possibile trovare informazioni riguardo Biologia, Chimica, Istologia, Anatomia, Discipline cliniche e chirurgiche, Medicina di laboratorio e tanto altro…

Sono Federico Morabito, mentre scrivo siamo a Giugno 2018 ed attualmente sto ultimando i miei studi in Medicina e Chirurgia. Non pretendo di insegnare assolutamente nulla a nessuno ma mi piacerebbe  riuscire a condividere parte di ciò che ho studiato con tutti coloro che abbiano voglia di leggere i miei post. Il mio obiettivo è semplicemente quello di essere utile a chi dovesse avere bisogno di qualche semplice spiegazione o di qualche chiarimento in ambito prevalentemente medico/biologico. Spero di riuscire in questo intento.
Buona Lettura a tutti!