martedì 17 luglio 2018

Tessuto cartilagineo

Per leggere altri argomenti riguardo l'istologia consulta l'indice al link seguente o nella sezione "pagine" di ScienBlog.


Nota: il tessuto cartilagineo ed il tessuto osseo vengono comunemente definiti tessuti connettivi di sostegno.


E’ un tessuto connettivo specializzato, costituito da cellule, i condroblasti e i condrociti, circondate da una matrice extracellulare allo stato di gel con fibre. La cartilagine è l’unico tessuto connettivo sprovvisto di vasi sanguigni, per cui il nutrimento di questo tessuto è affidato alla permeabilità della matrice extracellulare. La cartilagine è generalmente rivestita da un connettivo capsulare, il pericondrio, fatta eccezione per le articolazioni dove non presenta pericondrio ed è a diretto contatto con il liquido sinoviale. I condroblasti sono ospitati in lacune della matrice extracellulare dove possono dividersi a formare dei priccoli gruppi cellulari chiamati gruppi cellulari isogeni (o più semplicemente gruppi isogeni), circondati da matrice extracellulare.


La cartilagine, a seconda della caratteristiche della matrice extracellulare e quindi della sua funzione, si divide in:

  • cartilagine ialina
  • cartilagine elastica
  • cartilagine fibrosa
  • cartilagine cellulare




Cartilagine ialina

E’ sicuramente il tipo di cartilagine più rappresentato nei mammiferi. I condrociti presentano un
nucleo ben evidente con uno o più nucleoli e sono alloggiati in lacune o depressioni della matrice extracellulare. Quando la cartilagine ialina è matura, i condrociti tendono a raggrupparsi in isolotti, i gruppi isogeni. Questi sono più numerosi nella zona profonda della cartilagine e più scarsi nelle zone più periferiche (zona intermedia e zona tangenziale). I gruppi isogeni sono generalmente assenti nella cartilagine ialina immatura. La cartilagine ialina è avascolare e generalmente circondata da pericondrio.
La matrice, povera di fibre, è formata prevalentemente da sostanza amorfa ricca di proteoglicani. La maggiore concentrazione di proteoglicani si trova nella matrice che circonda i gruppi isogeni (matrice extracellulare territoriale), mentre la restante parte di matrice extracellulare è caratterizzata da una minor presenza di proteoglicani (matrice extracellulare interterritoriale).

La cartilagine è più o meno basofila, per cui dal punto di vista dell’affinità tintoriale è facilmente riconoscibile dagli altri tessuti connettivi, sempre acidofili.

La cartilagine ialina ha, oltre che una funzione di sostegno, il compito di dare allo scheletro un certo grado di flessibilità.

La cartilagine articolare, posta alle estremità delle ossa lunghe, è priva di pericondrio, ha forma di lamina ed è molto levigata in superficie, così da favorire lo scorrimento delle superfici articolari.

La cartilagine metafisaria, di accrescimento o di coniugazione, si trova nelle ossa lunghe e partecipa attivamente al loro accrescimento in lunghezza durante lo sviluppo.

Nella cartilagine metafisaria, procedendo dall’epifisi alla diafisi, riconosciamo:

la zona delle cellule a riposo, con condrociti organizzati in maniera tipica;

la zona di proliferazione, dove le cellule, appiattite, si dividono in modo da organizzarsi in colonne cellulari separate da abbondante matrice extracellulare;

la zona delle cellule ipertrofiche, in cui i condrociti aumentano notevolmente di volume e smettono di moltiplicarsi ed in cui inizia il processo di mineralizzazione della matrice;

la zona delle cellule in degenerazione, in cui la sostanza fondamentale è praticamente calcificata.



Cartilagine elastica

Le differenze più evidenti fra la cartilagine elastica e quella ialina riguardano:

la sostanza intercellulare che è molto più scarsa e povera di componente amorfa,

la presenza di abbondanti fibre elastiche che, soprattutto nella parte profonda, si anastomizzano fra di loro a formare una rete che circonda le lacune con i condrociti (questa sottile e ramificata trama elastica può facilmente essere evidenziata con la resorcin fucsina di Weigert),

la scarsità di gruppi isogeni formati da pochissime cellule.

La cartilagine elastica è avascolare e circondata da pericondrio.

La cartilagine elastica dà maggiore elasticità agli organi in cui è presente (epiglottide, padiglione auricolare, tuba uditiva o di Eustachio). 





Cartilagine fibrosa 

Si presenta sotto forma di piccole placche a confini poco distinti, costituite da condrociti, da una scarsa quantità di sostanza fondamentale e da abbondanti elementi fibrosi (collagene di tipo I). E’ generalmente avascolare e non presenta pericondrio. I condrociti, circondati da matrice extracellulare, sono isolati, in coppia o, talvolta, allineati gli uni sugli altri a formare una lunga fila tra i fasci di fibre collagene. Questo tipo di cartilagine rappresenta una forma di transizione tra la cartilagine ialina ed il tessuto connettivo denso, tanto che non è possibile avere un confine netto fra i due. E’ anche possibile, nello sviluppo embrionale come in diverse condizioni fisiologiche, che i due diversi tessuti possano gradualmente trasformarsi l’uno nell’altro.

E’ presente in alcune cartilagini articolari: nei dischi intervertebrali, nei dischi articolari delle articolazioni del ginocchio e della mandibola. nell’articolazione sternoclavicolare e nella sinfisi pubica. E’ inoltre presente nel legamento rotondo del femore e nel punto di inserzione nell’osso di alcuni tendini. 



Cartilagine cellulare

E’ formata da grosse cellule cartilaginee, sferiche, addossate le une alle altre. La matrice è molto scarsa, ricca di fibre elastiche atte a opporsi alle sollecitazioni meccaniche. Esempio tipico è la cartilagine otricolare dei roditori.



Per leggere altri argomenti riguardo l'istologia consulta l'indice al link seguente o nella sezione "pagine" di ScienBlog.





Nessun commento:

Posta un commento