martedì 17 luglio 2018

Tessuto nervoso

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Il tessuto nervoso ha la funzione di ricevere, elaborare e trasmettere gli impulsi. Costituisce il Sistema Nervoso, a sua volta organizzato in un Sistema Nervoso Centrale (SNC), che comprende encefalo e midollo spinale e tonaca neurale dell’occhio, e in un Sistema Nervoso Periferico (SNP), formato dai gangli e dai nervi.
L’unità funzionale del tessuto nervoso è una cellula altamente specializzata che presenta una precisa architettura e la capacità di poter essere eccitata: il neurone. Il neurone è coadiuvato nelle sua funzioni da altre tipi cellulari che nel loro insieme prendono il nome di neuroglia (nevroglia) o semplicemente glia.

Il neurone

Ciascun neurone è formato da un corpo cellulare, detto pirenoforo o soma, da cui si dipartono uno o più processi citoplasmatici atti alla ricezione di impulsi, i dendriti, ed un prolungamento citoplasmatico deputato alla trasmissione di impulsi: l’assone (l’assone viene anche indicato con il termine di fibra). Nel pirenoforo troviamo il nucleo, i diversi organelli citoplasmatici e abbondanti ribosomi che, al microscopio ottico, sono evidenziabili come granuli di natura basofila, detti complessivamente sostanza tigroide del Nissle. I dendriti sono sottili e molto ramificati e possono essere ricoperti di protuberanze dette spine o gemme. Gli assoni sono generalmente lisci, più grandi e lunghi dei dendriti, originano dal pirenoforo a livello del monticello assonico e si possono ramificare

Tessuto muscolare


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tessuto muscolareTutte le cellule hanno una struttura, il citoscheletro, che si forma e si disgrega, a seconda della funzione che la cellula deve svolgere, permettendole di cambiare forma e di muoversi. Nel tessuto muscolare questa possibilità assume un carattere altamente specifico mediante la presenza di proteine contrattili che permettono di variare velocemente la lunghezza della cellula in cui sono presenti. Si avrà così un tessuto specializzato nel generare movimento mediante la contrazione delle sue cellule, il tessuto muscolare.
Naturalmente, al variare delle funzioni cui è deputato il tessuto muscolare variano anche la sua morfologia e la sua struttura. Abbiamo così tre tipi di tessuto muscolare:



Il sangue

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Il sangue è un liquido di un caratteristico colore rosso, che circola in un sistema chiuso di canali: i vasi sanguigni. E’ di provenienza mesenchimale ed è formato da una parte corpuscolata (eritrociti, leucociti e piastrine ) e da una liquida: il plasma. La funzione principale del sangue, oltre a mediare il trasporto di ormoni, è quello di veicolare l’ossigeno alle singole cellule che formano i tessuti. I globuli bianchi, o leucociti, si trovano comunemente, oltre che nel sangue, anche nel tessuto connettivo dove, invece di avere una forma più o meno rotondeggiante, assumono un aspetto ameboide. Solo eritrociti e piastrine svolgono i loro compiti interamente all’interno del sistema vascolare.

Eritrociti

Gli eritrociti sono piccole cellule ricche di emoglobina che conferisce loro il colore rosso. La loro principale funzione è quella di catturare l’ossigeno nei polmoni e veicolarlo ai vari tessuti. Durante il processo di maturazione, nel midollo osseo, perdono ogni proprietà DNA-dipendente e quindi il nucleo regredisce fino a scomparire. Nei pesci, nei rettili e negli uccelli il nucleo degli eritrociti è ancora presente. La ridotta dimensione dei globuli rossi permette loro di raggiungere anche i capillari più periferici, mentre la caratteristica forma biconcava fa sì che queste cellule abbiano, a parità di dimensione, una maggiore superficie di scambio.



Tessuto linfoide

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il tessuto linfoide è un particolare tessuto connettivo caratterizzato dall'essere composto in gran parte da cellule dette linfociti sostenute da una fitta rete connettivale. Le cellule che lo compongono vengono generate in organi detti organi linfoidi primari, si spostano nei diversi distretti corporei mediante la circolazione sanguifera e linfatica (e quindi nel contesto dei tessuti connettivi sangue e linfa); possono sostare in altri organi linfoidi detti secondari ed infine possono extravasare e migrare attraverso il tessuto connettivo lasso. Da quanto detto si evince che le cellule che compongono il tessuto linfoide possono trovarsi nel contesto di svariati tipi di tessuto connettivo. Questo perchè la loro funzione non è quella tipica del tessuto connettivo (cioè trofica e di sostegno) bensì quella di difendere l’organismo dall’attacco dei più disparati agenti patogeni. Questa funzione rende necessaria la capacità di ricircolare in tutti i distretti corporei e di raggiungere le zone dove è presente il patogeno da contrastare.

I linfociti sono cellule generalmente piccole, occupate da un nucleo centrale, rotondo, molto evidente, circondato da un sottile anello di citoplasma. La caratteristica morfologica principale di queste cellule, oltre alle piccole dimensioni, è sicuramente quella di essere molto colorabili, indifferentemente dal metodo di colorazione usato. Per svolgere adeguatamente la propria funzione i linfociti hanno la caratteristica di essere molto mobili. Possiamo ritrovare queste cellule isolate o, il più delle volte, aggregate in formazioni più o meno organizzate.

Gli organi linfoidi si dividono in organi linfoidi primari e organi linfoidi secondari.


Tessuto osseo

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Nota: il tessuto cartilagineo ed il tessuto osseo vengono comunemente definiti tessuti connettivi di sostegno.

Il tessuto osseo è un tessuto dinamico e plastico: provvede a modulare la propria struttura in seguito a stimoli sia organici che meccanici. Esso è formato da una parte organica ed una parte inorganica. La parte organica è composta da cellule proprie del tessuto osseo (cellule osteoprogenitrici, osteoblasti, osteociti e osteoclasti che provvedono all’accrescimento, alla produzione e al riassorbimento del tessuto osseo) e da matrice extracellulare (sostanza amorfa e fibre collagene di tipo I). La parte inorganica è costituita da numerosi sali minerali come i fosfati di calcio e magnesio e i citrati di Na, Mn, K. La componente organica della matrice extracellulare rappresenta il 35% del peso secco dell’osso e ne determina robustezza ed elasticità mentre la componente inorganica mineralizzata rappresenta il 65% del peso secco e conferisce al tessuto osseo compattezza e durezza. Il tessuto osseo è soggetto a numerosi cambiamenti strutturali e funzionali dovuti all’età, all’alimentazione e alle condizioni generali del soggetto.

Tessuto cartilagineo

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Nota: il tessuto cartilagineo ed il tessuto osseo vengono comunemente definiti tessuti connettivi di sostegno.


E’ un tessuto connettivo specializzato, costituito da cellule, i condroblasti e i condrociti, circondate da una matrice extracellulare allo stato di gel con fibre. La cartilagine è l’unico tessuto connettivo sprovvisto di vasi sanguigni, per cui il nutrimento di questo tessuto è affidato alla permeabilità della matrice extracellulare. La cartilagine è generalmente rivestita da un connettivo capsulare, il pericondrio, fatta eccezione per le articolazioni dove non presenta pericondrio ed è a diretto contatto con il liquido sinoviale. I condroblasti sono ospitati in lacune della matrice extracellulare dove possono dividersi a formare dei priccoli gruppi cellulari chiamati gruppi cellulari isogeni (o più semplicemente gruppi isogeni), circondati da matrice extracellulare.


La cartilagine, a seconda della caratteristiche della matrice extracellulare e quindi della sua funzione, si divide in:

  • cartilagine ialina
  • cartilagine elastica
  • cartilagine fibrosa
  • cartilagine cellulare