domenica 4 novembre 2018

Arancione "carota", il colore della ricchezza


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Questa volta vogliamo proporvi una curiosità su una delle specie vegetali più conosciute al mondo, la carota, scientificamente nota come “daucus carota”.

La sua radice, porzione di cui noi ci cibiamo, possiede delle straordinarie proprietà benefiche per il nostro organismo. Come molti sanno, infatti, la carota è ricca di carotene, un pigmento giallo/arancio che, una volta introdotto nel corpo, si trasforma in vitamina A.



La vitamina A, anche detta retinolo, è un componente della rodopsina, sostanza presente sulla retina, fondamentale per la capacità visiva. Tale vitamina è inoltre di estrema importanza poiché previene l’insorgere di alcune patologie dell’oculari.

Dobbiamo però considerare che le carote contengono anche vitamina B, C e sali minerali, componenti anch'esse essenziali per il mantenimento di un buono stato di salute. Da notare il fatto che numerose sostanze contenute in queste famose radici, essendo molto piccole, possono “attraversare” la ghiandola mammaria e contribuire ad arricchire il latte materno ed inoltre possiedono un alto potere purificativo ed antiossidante, tanto da far considerare la carota un alimento “antitumorale”.


Non tutti però, sanno che il colore caratteristico della carota  coltivata era originariamente il viola, al quale si aggiunsero nel tempo varietà rosse, bianche e gialle. Il tipico arancione che normalmente siamo abituati a vedere nelle carote del supermercato non è stato il frutto di una selezione casuale. Intorno al 1600,dopo che la Spagna introdusse per prima la carota nelle cucine reali, alcuni coltivatori olandesi si adoperarono per donare all'ortaggio il colore arancione, che tutti noi conosciamo, in onore della dinastia degli Orange che li aveva condotti alla vittoria della guerra d’indipendenza contro l’esercito spagnolo.


Ma come fa la carota ad assumere così tante colorazioni?

Le cellule delle piante posseggono nel vacuolo (una vescicola che occupa il 90% dello spazio cellulare) dei pigmenti disciolti, responsabili del colore dei frutti e delle foglie. Tali sostanze, quali ad esempio i carotenoidi e le antocianine contenute nelle radici di carota, hanno bisogno di radiazioni luminose per manifestare i loro colori sgargianti ma nelle carote tutto questo si verifica anche in assenza di luce! Ancora oggi non si conosce la causa di questo fenomeno!



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