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Questa volta vogliamo proporvi una curiosità su una delle
specie vegetali più conosciute al mondo, la carota, scientificamente nota come
“daucus carota”.
La sua radice, porzione di cui noi ci cibiamo, possiede delle
straordinarie proprietà benefiche per il nostro organismo. Come molti sanno, infatti,
la carota è ricca di carotene, un pigmento giallo/arancio che, una volta
introdotto nel corpo, si trasforma in vitamina A.
La vitamina A, anche detta retinolo, è un componente della rodopsina, sostanza presente sulla retina, fondamentale per la capacità visiva. Tale vitamina è inoltre di estrema importanza poiché previene l’insorgere di alcune patologie dell’oculari.
Dobbiamo però considerare che le carote contengono anche
vitamina B, C e sali minerali, componenti anch'esse essenziali per il mantenimento
di un buono stato di salute. Da notare il fatto che numerose sostanze contenute
in queste famose radici, essendo molto piccole, possono “attraversare” la
ghiandola mammaria e contribuire ad arricchire il latte materno ed inoltre possiedono
un alto potere purificativo ed antiossidante, tanto da far considerare la
carota un alimento “antitumorale”.
Non tutti però, sanno che il colore caratteristico della carota coltivata era originariamente il viola, al quale si aggiunsero nel tempo varietà rosse, bianche e gialle. Il tipico arancione che normalmente siamo abituati a vedere nelle carote del supermercato non è stato il frutto di una selezione casuale. Intorno al 1600,dopo che la Spagna introdusse per prima la carota nelle cucine reali, alcuni coltivatori olandesi si adoperarono per donare all'ortaggio il colore arancione, che tutti noi conosciamo, in onore della dinastia degli Orange che li aveva condotti alla vittoria della guerra d’indipendenza contro l’esercito spagnolo.
Ma come fa la carota ad assumere così tante colorazioni?
Le cellule delle piante posseggono nel vacuolo (una vescicola
che occupa il 90% dello spazio cellulare) dei pigmenti disciolti, responsabili
del colore dei frutti e delle foglie. Tali sostanze, quali ad esempio i carotenoidi e le
antocianine contenute nelle radici di carota, hanno bisogno di radiazioni
luminose per manifestare i loro colori sgargianti ma nelle carote tutto questo
si verifica anche in assenza di luce! Ancora oggi non si conosce la causa di
questo fenomeno!
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