giovedì 24 gennaio 2019

Luna, Eclissi e meteoriti


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Durante l’eclissi lunare totale di lunedì scorso, molti astronomi e osservatori amatoriali hanno notato e immortalato quel piccolo flash luminoso -della durata di poco meno di un secondo- che potete vedere cerchiato in foto.




Ma da cosa potrebbe essere stato prodotto?
Forse un glitch del proiettore olografico della Luna? (Sì, purtroppo alcuni pensano che la Luna sia un ologramma).
O forse sono stati gli alieni che hanno fotografato quella che per loro è stata un’eclissi solare? (Dalla Luna si sarebbe vista la Terra eclissare il Sole).

Nah, è esattamente quello che state pensando: un impatto meteorico!
Nello specifico stiamo parlando dell’impatto di un micrometeorite probabilmente della grandezza di qualche centimetro o poco più, ma con un’energia incredibile visto che questi oggetti viaggiano in media a circa 27.000 km/h.

Questo genere di impatti sulla Luna non sono affatto rari, come testimonia la stessa superficie del nostro satellite. Alcune stime dicono che si verificano circa 8 impatti ogni ora.
In questo caso il fenomeno è saltato maggiormente all’occhio grazie alla combinazione di due fattori; in molti erano con telescopi e macchine fotografiche puntati sulla Luna, e l’evento si è verificato durante l’eclissi; essendo quindi minore la luce riflessa dalla Luna è stato più facile notare il flash.
Anche la Terra è costantemente bombardata da questi oggetti, l’unica differenza è che il nostro pianeta è provvisto di una densa atmosfera che li disintegra tramite attrito prima che possano raggiungere la superficie, producendo però scie luminose.
A questo punto alcuni di voi potrebbero chiedersi “Ma se sulla Luna non c’è atmosfera, che cosa ha prodotto il flash?”
La risposta è semplice: l’energia cinetica del micrometeorite, all’impatto, si è convertita in calore e luce.






Adesso, sicuramente, quando il Lunar Reconnaissance Orbiter (una sonda che orbita la Luna e che viene utilizzata per mappare la superficie) si troverà a sorvolare la zona dell’impatto, scatterà delle foto per osservare il nuovo cratere.
Tramite le foto si potrà risalire alla grandezza e all’energia prodotta dal micrometeorite.
Questa ricerca è importante per una serie di motivi, in primo luogo ci aiuta a saperne di più sulla Luna e sul perché la sua superficie craterizzata ci appare così per come la vediamo.
Ci permette anche di comprendere meglio quanti oggetti, come piccole rocce, asteroidi e comete, sono presenti nel vicinato cosmico della Terra. Questo è importante perché gli asteroidi più grandi potrebbero essere pericolosi per la Terra se dovessero schiantarsi, quindi più informazioni abbiamo, meglio potremo prepararci a proteggerci.
L'ESA prende sul serio questa ipotetica minaccia, tanto da star pianificando una missione ambiziosa (chiamata Hera) che metterà alla prova alcuni metodi per poter modificare l’orbita degli asteroidi, in modo da poter così intervenire se in futuro si presenterà la necessità di dover affrontare il pericolo di un asteroide in rotta di collisione con la Terra.



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